domenica 8 aprile 2012

A cosy and quirky taste

Sono perfettamente consapevole che con un nome del genere la probabilità che qualcuno finisca per caso su questo  blog sia molto remota,  se non pari a zero. Immagino  che al momento  in Italia  proprio  in pochi  vadano a digitare cosy come chiave di ricerca, per non parlare di quirky (sempre che qualche giornalista non decida  malauguratamente di eleggere la parola quale nuovo vocabolo supercool dell’anno e di renderla  conseguentemente causa di orticaria fulminante ai più, me compresa). Non importa! In barba a tutte le regole di comunicazione che ben conosco! Se il destino vorrà che qualcuno passi di qui, succederà in qualche altro modo e chissà che un nome così insolito non risulti invece una scelta azzeccata. Sicuramente lo è per me e questo è l’importante.

 A cosy and quirky taste è saltato fuori  all’improvviso,  proprio quando  stavo amaramente per arrendermi ad un titolo qualsiasi per il mio angolino di web. Si è materializzato durante una delle mie frequenti, lunghe e al tempo stesso fulminee concatenazioni di ricordi-immagini-suoni-salti spazio temporali-assciazioni di idee. Rimbalzando in dietro di circa due anni e di migliaia di chilometri, mi sono ritrovata durante i miei tre mesi di Londra e nello specifico nel preciso momento in cui constatavo come nonostante il nostro ricchissimo vocabolario, non ci fossero della parole italiane in grado di rendere così bene caratteristiche, situazioni , atmosfere, concetti che tanto mi piacciono, come due aggettivi inglesi appena scoperti.

COSY  [‘kouzi], a. comodo (anche di persona); riparato dal freddo;  n. (anche tea-c.) copriteiera; c. corner, angolo intimo (d’una stanza)

Cosy descrive qualcosa di accogliente, di morbido, che profuma di casa e di luoghi a cui siamo affezionati, di persone a cui vogliamo bene. Cosy è empatia. E’ assaporare e gustare un momento che ci dedichiamo o che decidiamo di condividere. Proprio come il copriteiera che trattiene e avvolge il calore del tè per riscaldare un  pomeriggio congelato. Sicuramente racconta di atmosfere invernali, ma non solo.

E’ il camino acceso che riscalda un film guardato da un divano condiviso. Un bicchiere di vino sorseggiato in compagnia mentre finisci di preparare una cena per gli amici. Una candela alla vaniglia. Il profumo di pane appena tostato. Uno scorcio di sole caldo dopo pranzo (e avere il tempo di goderselo).  Le giornate che si allungano e l’estate che non sembra più così lontana. Un micio che ti fa compagnia. Un pic nic. Un paniere di more profumate appena raccolte…

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...