giovedì 31 maggio 2012

Addicted to Cakes&Shoes

Penso di non aver mai incontrato nessuno tanto ghiotto quanto Claude!

Claude è una delle mie migliori amiche, di quelle storiche..a settembre festeggiamo i 15 anni da quel primo giorno di scuola in cui iniziò la nostra amicizia. Non posso esimermi dal raccontare il momento in cui la vidi per la prima volta e so che questo la manderà su tutte le furie, cosa che – confesso – mi diverte particolarmente..Mi riferisco al preciso momento in cui  mi ritrovai in piedi  impalata nel centro della classe, con tutti gli occhi puntati su di me che non trovavo un banco e comunicavo alla professoressa più acida sulla faccia della terra che sicuramente era stato messo un posto in meno. Ero talmente nel pallone per la triste consapevolezza della figura mostruosa che stavo facendo, proprio il primo giorno del resto della mia vita, quando finalmente ero alle superiori e quando, soprattutto, dovevo fare attenzione alla prima, fondamentale, impressione con i nuovi compagni dalla quale dipendeva tutto il mio futuro, da non accorgermi che invece un posto libero c’era, nel bel mezzo della fila centrale dei banchi sistemati a coppie. Non ricordo esattamente chi me lo indicò, ma sicuramente non fu Claude e vi lascio immaginare cosa mi passò nella mente quando incrociai per la prima volta lo sguardo di quella ragazzetta con gli occhi verdi, mentre mi dirigevo afflitta al mio posto.  Per fortuna l’episodio non incise più di tanto sulle mie sorti, io comunque non perdo mai l’occasione, durante i nostri frequenti momenti dispettosi,  per rinfacciarle la figura che mi ha fatto fare e lei si giustifica puntualmente dicendo che era troppo tesa per chiamarmi e dirmi di sedermi accanto a lei..  (e in realtà ha qualcosa da rinfacciarmi a sua volta..per dovere di cronaca devo ammettere che il primo giorno di quinta superiore ho fatto di molto peggio, perché non sono riuscita a tenerle il posto -lei era fuori per una vacanza studio - e si è dovuta passare tutto l’anno in prima fila..mea culpa..o sadica vendetta?!..)

Nonostante il pessimo inizio, con Claude ho condiviso il banco per almeno altri 2 anni ed insieme abbiamo vissuto tanti momenti ed episodi di quel periodo di scuola, per esempio abbiamo il reportage di tutte le gite, nelle quali ci riservavamo almeno una foto con noi due e basta, nessun altro ammesso, davanti a qualcosa di caratteristico del posto che stavamo visitando.

E’ proprio durante una gita che ho iniziato a sospettare della sua dipendenza da dolci!

Ci trovavamo per uno scambio culturale in Scozia, in uno scenario suggestivo dai colori verde scuro così diversi dalle tonalità a cui siamo abituati in Toscana. Per la precisione eravamo ad Inverness, una cittadina nei pressi di Lochness – sì, il lago, quello del mostro, che loro chiamano affettuosamente Nessie come se fosse un animale domestico! Ad Inverness io ho scoperto  il fantastico mondo dei pancakes, una sorta di crépes più piccole, spesse e spugnose, che la famiglia da cui ero ospitata mi proponeva per colazione con un velo di marmellata, mentre Claude si innamorò degli Shortbread, i biscotti tipici scozzesi tutto burro e proprio per questo tremendamente buoni!

Anni fa non era molto facile trovare gli shortbread da noi e in più di un occasione, trovandomeli eccezionalmente di fronte al supermercato, li ho presi per Claude e ce ne siamo mangiato qualcuno insieme ripensando alla settimana passata in Scozia.

Quest’ anno ho trovato la ricetta ed ho deciso di sperimentare una versione home made e personalizzata: i biscotti che tanto le piacciono, hanno assunto anche la forma di un’altra dipendenza che è andata sviluppando, questa volta finita la scuola, e che prende il nome di...SCARPE!

SHORTBREAD

Ingredienti:

-          100gr di zucchero

-          200gr di burro

-          300gr di farina

-          1 baccello di vaniglia

-          1 chucchiaino di sale

-           2 cucchiai di acqua

Mettere il burro (ancora ben solido) a pezzettini in un recipiente, unire la farina, lo zucchero e il sale e frullare fino ad ottenere un impasto sbriciolato. Incidere il baccello di vaniglia, prelevare i semini ed unirli al composto. Aggiungere due cucchiai di acqua fredda e frullare ancora fino ad ottenere un impasto omogeneo. Formare una palla, avvolgerla nella pellicola e farla riposare per un’ora in frigo. A questo punto stendere il panetto con un mattarello, avendo cura di non maneggiarlo troppo con le mani per evitare che si scaldi. Con delle formine intagliare la pasta e cuocere i biscotti per 10 minuti a 180°C.

NB:

1 il formato classico è quello dei rettangolini con una fila di forellini al centro (shortbread fingers)

2 i semini di vaniglia danno quel twist in più alla ricetta..oltre al sapore, anche la sensazione di sgranocchiare che conferiscono ha il suo valore aggiunto. Per pigrizia, nelle ricette che concedevano l’alternativa tra essenza di vaniglia e baccello ho sempre preferito la prima, ma d’ora in poi opterò sempre per i baccelli! Vi consiglio quelli di Altromercato, che oltre ad essere equosolidali, sono venduti in una provetta di vetro molto carina ed hanno un buon prezzo.










PS: i biscotti fatti in casa sono decisamente fuori stagione, ma avevo questo post in mente e le foto già pronte da tanto, non sono riuscita a scriverlo prima..approfitto del tempo variabile e non completamente estivo che potrebbe conciliare ancora qualche tè.. e perché non provarli con una bella coppa di gelato?!

lunedì 28 maggio 2012

Regali a sorpresa

“Sul tuo letto c’è un regalino per te..” è stata la mia accoglienza di qualche giorno fa rientrando a casa dopo una giornata di lavoro...!  Converrete con me che forse solo poche altre cose si meritano di essere definite cosy come i regali inaspettati!! Fare un pensierino senza una ricorrenza particolare è ancora più piacevole che riceverlo e ti mette il buon umore. Vedi  qualcosa che ti ricorda una persona speciale, che sicuramente le piace e sembra fatta apposta per lei, allora decidi di regalargliela e già pregusti  il momento di sorpresa che condividerete, immaginandoti gli occhi felici di chi scarta il pacchetto e si sente così appagato dal pensiero  che gli è stato dedicato .

Questa volta la fortunata sono stata io! Ho ricevuto un fantastico quaderno ad anelli per le ricette, avvolto in una carta con i cuori. La prima pagina è a quadrettini rosa antico, mentre all’interno i fogli sono di una bella carta a righe ed alcune schede permettono di separare le ricette per tipologia.  La copertina è in cartone rigido, ha il frontespizio marrone e la copertina rosa chiara con scritto in un bel corsivo “A little recipes” e “Cooking good” (di buon auspicio!)..ma sicuramente il motivo per cui mamma ha pensato a me è principalmente quel cupcake che condivide la copertina con un muffin!!




I cupcakes li ho scoperti a Londra, quando qua ancora se ne vedevano pochi, ed è stato subito amore! Devo ammettere che mi piace più guardarli che mangiarli, perché trovo le glasse e i toppings un po’ troppo grassi per i miei gusti, comunque non mi sottraggo dal gustarli ogni tanto. Sono dei dolcetti veramente meravigliosi ed è  inutile dire che ho qualche libro in materia, che ho sperimentato e collezionato diverse guarnizioni, ma soprattutto che li ho fotografati diverse volte..Camden town è il primo posto in cui li ho visti, mignon e infiniti, a Covent Garden ho trovato i  più belli, in un piccolo negozio con le tovaglie rosse a pallini bianchi sui tavoli, ad Harrods ho comprato quelli più buoni.







Cupcakes a parte, questo regalo ha un valore particolare per me, perché come avevo già scritto, ho ereditato la passione per la cucina dalla mia mamma che oltre ad avere un grande talento e ad essere una cuoca super, è sempre alla ricerca di nuove ricette ed ama sperimentare. Ed infatti ho da sempre il ricordo di lei che riempie i suoi quaderni di cucina, quaderni  che di anno in anno si sono moltiplicati, insieme ai libri, le raccolte e le riviste..qui potete vederne una piccola parte che si era portata con sé per l’estate:




Mamma da sempre trascrive le ricette sui suoi quaderni, le pagine sono precise, scritte in stampatello piccolo, con la sua calligrafia nordica e utilizzando la trattopen blu. A volte sulle pagine sono incollati ritagli di giornale, le ricette scritte in italiano si alternano a quelle in olandese e tutte hanno numero per organizzare un indice. Ha perfino un quaderno più particolare dove si appunta da anni i menù proposti quando invita qualcuno a cena o a pranzo, in modo da evitare di ripetersi troppo spesso..queste sì che sono cortesie per gli ospiti!!!!

Mamma ha una vera dedizione, non c’è che dire ed i suoi quaderni sono un vero tesoro!

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Questa è una foto dei quaderni più storici e subito dopo l'ultimo esperimento, l'hummus di ceci, dentro alle ciotoline che le abbiamo regalato per la festa della mamma (non sono  bellissime?)



behind the scenes: Piri non ha resistito alla curiosità e dopo 5 minuti è venuta a controllare...





domenica 20 maggio 2012

Assaggio d'estate _ Kiss of life

Vi è mai capitato, in pieno inverno, di immergervi nello stanzino di casa alla ricerca di qualcosa di preciso e ritrovarvi fra le mani  una bottiglia di crema solare? In quel momento vieni colto da un moto nostalgico improvviso , non riesci a trattenerti dall’alzare il tappo e abbandonarti all’inebriante profumo di crema dalle note tropicali. Gli odori hanno un potere particolare nel rievocare memorie, si sa: per un attimo ti sembra di essere in spiaggia con i piedi affondati nella sabbia calda, complice qualche granello rimasto intorno al forellino della bottiglia, e quasi riesci a percepire il profumo di salsedine. Quando chiudi il tappo e apri gli occhi, ti ritrovi nel tuo  maglione pesante a constatare con un velo di tristezza quanto infradito e racchettoni siano ancora lontani, ma quel profumo d’estate ha avuto al tempo stesso un effetto senza dubbio rigenerante!!

Poi le giornate si allungano, il sole è sempre più caldo, i nostri vestiti sempre più leggeri e si inizia proprio a percepire nell’aria quel clima frizzante che contraddistingue l’attesa: il mare è finalmente vicino!

Quest’anno pare - invece - che il tempo si sia dimenticato che siamo già a maggio. La sera ci piace ancora farci coccolare dal piumone e se guardo fuori alla finestra proprio adesso, vedo grigio e pioggia come in una tipica domenica di novembre. Quel percorso graduale che di solito ci accompagna dolcemente di questi tempi, pare essersi perso per strada ed io non riesco proprio a percepire e rendermi conto che ci siamo quasi!

Fortuna che almeno per il fine settimana scorso, il tempo si è deciso a concederci un piccolo assaggio d’estate!!

Venerdì è proprio scoppiato il caldo, fino a toccare all’improvviso  le punte dei trenta gradi. A me non ha fatto che piacere..non sono della scuola di pensiero che preferisce il freddo “perché tanto ti puoi coprire, mentre il caldo te lo tieni”. E’ stato così piacevole poter rimanere finalmente a maniche corte! Ancor di più, rientrando a casa, riscoprire la luce dell’estate: le tende color panna e verde scuro del balcone abbassate, che diffondono una luce dorata e rilassante. Perfetta atmosfera per sdraiarmi sul divano davanti alla finestra spalancata e gustarmi una bella rivista di arredamento..mancava solo il canto delle cicale per sublimare quell’inizio di week end a puro relax! L’anteprima d’estate è durata solo un altro giorno, ma l’abbiamo sfruttata al massimo a partire dalla colazione all’aperto, proseguendo con una passeggiata al mare dove già in tanti prendevano il sole in costume e qualcuno, impaziente, azzardava i primi tuffi e chiudendo in bellezza con una serata tra amici in un paese sul mare vicino alla mia città.


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